Archive for 12 Settembre 2012

Settembre 2012

Cari amici
tra i mille problemi che dobbiamo affrontare giornalmente, posso finalmene darvi una buona notizia: è tornata l’acqua all’asilo!
La nostra marcia di protesta ha dato i suoi frutti e finalmente le autorità del villaggio sono riusciti a sbloccare la situazione che stava diventando veramente insostenibile!
Non abbiamo saputo il vero motivo per cui la persona che ha il controllo del condotto che porta l’acqua all’asilo ed alla scuola secondaria abbia deciso di bloccarlo, ma per ora la cosa importante è che abbiamo di nuovo l’acqua corrente, che potete ben capire per noi è indispensabile.
Un caro saluto Maria Carla

Settembre 2012

Ciao, tutto bene dopo il caldo infernale?

Ho lasciato passare Agosto senza scrivere forse per stanchezza o forse per non rattristarvi anche durante le vacanze, a proposito, le avete trascorse bene? Vi siete riposati?
Io sono in compagnia dei miei tre bambini che sono tornati dal collegio per cinque settimane di vacanze ma, ormai, siamo agli sgoccioli e fra qualche giorno dovrò nuovamente separarmi da loro e riportarli a scuola, del resto è giusto così, l’importante è che abbiano una buona istruzione.
In Tanzania è in corso il censimento, ci sono persone incaricate che passano per le case, chiedono tutte le informazioni del caso e compilano i moduli.
Siete stupiti? Qui non potrebbe essere altrimenti infatti, la percentuale di analfabetismo è molto molto alta per cui tanta gente non sarebbe in grado ne di leggere le domande ne di compilare le risposte.
Non vedo l’ora di vedere quale novo “volto” ci mostrerà la Tanzania, suppongo ci vorrà un sacco di tempo per elaborare e registrare tutte le schede, vi farò sapere a suo tempo.
Al nostro asilo “NURU” siamo ormai da tre mesi senza acqua corrente (l’asilo non si trova vicino al nostro pozzo ma dalla parte opposta del villaggio), da due settimane è finita anche quella piovana che raccogliamo nella cisterna ed è veramente un grosso problema, immaginate una struttura con oltre 200 bambini ai quali cucinare colazione e pranzo, l’acqua da bere, i bagni, le pulizie ecc. ecc….. e potete ben capire in quale difficoltà ci troviamo.
E dovete sapere che il problema non è la mancanza di acqua, no, ce n’è in abbondanza proveniente da una sorgente di un villaggio vicino e incanalata tanti anni fa da un missionario italiano, è un’unica persona che (nessuno capisce perché) non vuole che l’acqua arrivi al nostro asilo e alla scuola secondaria che si trova poco distante.
Ma quello che mi fa veramente arrabbiare è l’incapacità delle autorità del villaggio di risolvere la questione e così, questa mattina, ho convocato i genitori dei bambini che frequentano l’asilo e, dopo avere minacciato di chiuderlo se il problema “acqua”continua, abbiamo marciato tutti compatti fino alla sede del capovillaggio per protestare e chiedere che faccia ciò che deve per risolvere il problema.
Mercoledì prossimo avremo una risposta, speriamo bene intanto continuo a fare la spola avanti e indietro asilo- pozzo con secchi, taniche e bidoni per garantire il fabbisogno di acqua.
Immagino vogliate sapere come sta la bambina alla quale la mamma ha ustionato le mani e di cui vi ho raccontato a Luglio, le ustioni sono quasi completamente cicatrizzate ma temo che dovremo portarla in una struttura ospedaliera dove vengono chirurghi europei per un intervento di chirurgia plastica se vogliamo che possa avere di nuovo l’uso delle dita.
Intanto la sua mamma è stata arrestata ma questo comporta un’altra serie di problemi infatti, il suo papà che aveva abbandonato la famiglia, si ritrova ora con tre bambini piccoli a cui provvedere e non ha potuto fare altro che chiedere aiuto alle missionarie della carità di Madre Teresa di Calcutta che hanno una casa qui ad Hombolo affinché accogliessero la piccola Samuela.
Petro, il più grande, starà con lui fino a Gennaio poi lo manderemo a studiare ad Iringa, la piccolina di due anni sta con una zia e Samuela dalle suore, che situazione!!
Però devo dire che dalle suore Samuela è molto serena e poi vive in un ambiente pulito, mangia tre volte al giorno ed ha l’affetto che probabilmente non ha mai avuto, chissà se potrà mai dimenticare quello che le ha fatto la sua mamma.
Invece il piccolino che ho visto nascere non ce l’ha fatta, nascere prematuri in un villaggio della Tanzania, purtroppo non ti lascia nessuna possibilità di sopravvivenza.
Credo di avervi già rattristato abbastanza anche questa volta e allora non mi resta che salutarvi con un abbraccio, ciao,

Maria Carla