Agosto, 2013

Hombolo, 18 Agosto 2013

Ebbene si, è successo di nuovo!
Ma com’è possibile morire ancora di dissenteria? Com’è possibile morire per una cifra così irrisoria come un miserabile euro?
Non riesco a darmi pace, sapere che un bambino ( che, tra l’altro, frequentava il nostro asilo) è morto perché non avevano i soldi per portarlo all’ospedale, mi fa sentire in colpa e mi fa vergognare per tutto quello che ho, per il benessere che, per noi del mondo ricco, è indispensabile e sacrosanto!
Ma quale colpa hanno mai i bambini di Hombolo per meritare una vita di miseria e per morire per così poco? Ma come possiamo accettare che non tutti i bambini del mondo abbiano gli stessi diritti?
Mi hanno raccontato che la mamma di Jafari, così si chiamava il bambino, girava per il villaggio cercando di vendere alcuni peperoni che aveva coltivato e racimolare i soldi per portare all’ospedale il piccolo malato, perché non è venuta da me? Se si fosse intervenuti in tempo Jafari non si sarebbe disidratato per la dissenteria e sarebbe ancora qui con noi, che crudeltà!
Già lo so che storie tristi come questa si ripeteranno e ripeteranno ancora, non facciamo finta di non vedere e di non sapere, ricordiamoci sempre che, nel mondo, ci sono bambini che hanno fame, ci sono bambini senza gioia, ci sono bambini che non sperimentano nessun amore…..
Maria Carla

3 comments

  1. Alessandro ha detto:

    Sono i bambini dell’asilo di Hombolo, in una regione del centro della Tanzania. Più di 200. E quella era la mia maglietta alla fine della mattinata, dopo gli abbracci, le carezze, i tentativi di salirmi in collo e di dimostrarmi l’affetto e la gioia, il rispetto e la curiosità; dopo il girotondo ed i canti, dopo il gioco della staffetta, dopo il saluto che porterò sempre nel cuore. Non avrei mai voluto lavarla; era carica e pesante di polvere, colorata della terra africana, disegnata con le loro manine, impregnata di amore e dignità. Due di quelle manine non potranno più giocare con nessuno, portate via dalla dissenteria e dalla disidratazione: mi sento chiudere lo stomaco; penso alla disperazione di Maria Carla, che lì vive dedicandosi completamente a loro; penso con le lacrime agli occhi che vorrei tornare là, e riprendermeli in collo uno per uno, per correre ancora con loro e condividere quei pochi minuti di serenità, in bilico fra l’illusione di poter far qualcosa di buono e di utile, e la consapevolezza che non ne sarò capace fino in fondo. Mi guardo intorno:nella mia stanza vedo decine di oggetti che valgono molto di più di quello che sarebbe bastato a salvare Jafari, un euro, e in fondo non riesco neppure a capire bene a cosa mi servano veramente. Mi duole il cuore. La maglietta è stata lavata, infine, ed ora profuma di pulito ;stasera me la infilo per andare a dormire, e per immaginare Jafari che da qualche parte nel cielo è finalmente felice.

  2. Sissibu ha detto:

    Mille auguri di buon compleanno!!!!!!

  3. Erika ha detto:

    Tantissimi auguri di buon compleanno!!!!!
    Una persona come te, deve avere sicuramente un cuore grande….

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