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Luglio 2007

Amici carissimi,si lo so,e’ da un po che non mi faccio sentire ma,sara’ che ho un sacco di cose da fare,sara’ l’eta’ che avanza,fatto sta che non rendo piu’ come una volta.
Se devo dire tutta la verita’ lo scorso mese di giugno,poiche’ l’asilo era chiuso per le vacanze,mi sono presa una decina di giorni di riposo ed ho portato Maria (la mia collaboratrice tanzaniana) e due bambini a vedere gli animali nei parchi.(naturalmente a mie spese) Mi sembra cosi’ ingiusto che la stragrande maggioranza delle persone native della Tanzania non possano permettersi di vedere le bellezze della loro terra!
Non potete immaginare la gioia di Maria e dei bambini e lo stupore davanti agli enormi elefanti,al grandi branchi di zebre,gazzelle e gnu o davanti alle timide giraffe e ai possenti leoni.
E io,vi assicuro,ho goduto un mondo della loro gioia.
Lo scorso 9 Luglio tutte le scuole hanno riaperto i battenti,le vacanze sono finite e i bambini sono tornati,un po di malavoglia,a studiare.
Il concetto di vacanza,come potete immaginare,qui ad Hombolo e’ molto diverso rispetto al nostro,qui nessuno va al mare o in montagna,qualche bambino va magari a trovare i nonni che abitano in un altro villaggio ma,per il resto,giocano semplicemente dalla mattina alla sera.
Ed e’ durante le vacanze che molti bambini maschi vengono sottoposti al “rito” della circoncisione.
E’un vero e proprio rito tribale che segna un “passaggio” nella vita del bambino,praticamente,da quel giorno,diventa grande per cui,data l’importanza della cosa,bisogna festeggiare.
Il piccolo (6-7 anni)dopo la circoncisione viene accompagnato a casa da un corteo di parenti e amici al suono dei tamburi,con danze,canti e acclamazioni di gioia.
Ma non potra’ entrare in casa,dovra’ restare in un luogo appositamente preparato poi,a guarigione avvenuta,ci sara’ la grande festa sempre con danze e canti.
Spesso mi e’ capitato di imbattermi in questi cortei lungo le strade del villaggio e non ho potuto esimermi dal danzare con loro, con grande gioia di tutti.
Ormai mi considerano una di loro,quando poi incontro persone anziane e saluto col loro dialetto,sono felicissimi.
Anche il nostro asilo ha riaperto e i nostri bambini,alcuni felici,altri piangenti,sono tornati tutti diligentemente ad assolvere il loro impegno quotidiano.
Qui ad Hombolo stiamo attraversando un periodo tranquillo,il raccolto c’e’ stato e nessuno soffre la fame,l’acqua per ora non manca,le zanzare sono poche essendo ora inverno e stagione secca per cui,anche i casi di malaria,sono relativamente pochi.
Ma la poverta’ qui ad Hombolo e’ sempre grande ed e’ difficile non farsi sconvolgere dalle situazioni che mi si presentano ogni giorno.
Si vede morire tanta gente giovane anche per le malattie piu’ banali, solo perche’non hanno i soldi per l’ospedale o perche’ le strutture sono inadeguate.
Ho visto morire un ragazzino di 15 anni perche’ (cosi’ mi hanno detto)aveva un’infezione alla testa e il pus ha distrutto il cervello,lo curavano per malaria!
A volte la mia impotenza davanti a tanto dolore mi fa stare male,ma cosa posso fare?
Intanto il nostro lavoro qui ad Hombolo,procede con la costruzione di un mulino per la macina del mais,in questi giorni stanno facendo il tetto,settimana prossima andro’ a comprare le macchine percio’,penso,entro un mese andra’ in funzione.
Dalla prossima settimana vorrei anche cominciare,coi bambini dell’asilo’,ad aiutare le persone anziane e sole portando loro il cibo.
Spero che,oltre all’aiuto concreto per queste persone,germogli nei bambini il seme della solidarieta’.
Vi raccontero’ come andra’ e come reagiranno i bambini per questa gesto cosi’ inusuale per loro.
Intanto mando a tutti un caloroso saluto e un abbraccio,
Maria Carla