Archive for roby

Agosto 2011

Ciao carissimi, come state? Siete tornati dalle vacanze?
Se io vi dicessi che qui va benissimo sarebbe una bugia, io ormai sono rassegnata alla quotidianità dei problemi qui ad Hombolo.
Il WFP (programma alimentare mondiale della FAO) che ci sostiene col cibo, ci ha mandato fagioli buoni per i maiali e, come se non bastasse, non abbiamo più ne legna ne trucioli per cucinare e il nostro parroco (ma che brava persona) non ce li fa prendere più in falegnameria.
Tutto ciò mi rattrista molto non certo per me ma per i bambini, avevamo iniziato un programma alimentare, forti del sostegno della FAO, e abbiamo dovuto fare un passo indietro, i piccoli sono oltre duecento e, solo con le nostre forze, non siamo in grado di far mangiare loro la carne ogni settimana e, anche il riso è stato ridotto.
Intanto,il container che contiene il trattore che ci è stato generosamente regalato da una persona di Rieti è in viaggio, speriamo che non ci siano problemi per lo sdoganamento e che arrivi in tempo per avere il trattore per l’aratura dei campi.
Non vedo l’ora che arrivi anche perché so che ci sono parecchi giochi esterni per l’asilo, tante biciclette ed altre cose utili per il nostro lavoro.
Voglio ringraziare tutti coloro i quali ci hanno regalato tutte queste cose che, qui ad Hombolo, ci aiuteranno a coltivare meglio e, nel caso dei giochi e delle biciclette, faranno felici tanti bambini.
Però che peccato non avere potuto mettere nel container la moto che qualcuno aveva rimesso a nuovo per noi, già immaginavo di fare la “nonna sprint” sgommando con la moto da cross lungo i sentieri del villaggio e invece, per questioni burocratiche, non è stato possibile mandarla, pazienza!!
Continuerò ad usare quella che ho, modello “ pensionati”, ha, ha , ha!!!

Però dai!! Questa volta qualcosa di bello da raccontarvi ce l’ho. Finalmente sono nati e sopravvissuti otto maialini, cominciavo a credere che qualcuno ci avesse fatto qualche stregoneria visto che, ogni volta che nasceva qualche cucciolata, morivano subito anzi, l’ultima volta era morta anche la scrofa durante il parto, che sia l’inizio di un periodo con un po’ di fortuna?

E poi, qualche giorno fa, abbiamo vendemmiato un’uva eccezionale, dolce come il miele, l’abbiamo venduta alla cantina di Hombolo dove si produce il vino ma, vi confesso che, sia io che tutti i nostri collaboratori, abbiamo fatto anche una grande scorpacciata.

Non ci posso credere!!! E’ passata la mezzanotte e non sono ancora crollata addormentata sul computer, che siano ancora gli effetti benefici della scorpacciata di uva?
Grazie amici per la pazienza e l’affetto con cui mi seguite, un abbraccio,
Maria Carla

Luglio 2011

Carissimi, come state?
Come sempre sono in ritardo nel mandare notizie da Hombolo e me ne scuso ma, oltre alla stanchezza che prende il sopravvento e mi fa crollare sul computer, ci si mette anche l’azienda che eroga l’elettricità e che ci toglie la corrente quasi tutti i giorni.
E poi, cosa posso dirvi se non che, tanto per cambiare, anche quest’anno è stato raccolto pochissimo mais a causa delle piogge scarse per cui si profila un futuro prossimo molto problematico dove la fame, come al solito, farà da padrona.
Chi di voi ha viaggiato per il mondo conosce benissimo le situazioni che si incontrano nei villaggi africani ma, vivere a stretto contatto con la gente, vedere da vicino la povertà assoluta, la fame, le malattie, la vita davvero grama delle donne, la morte che si porta via i bambini per le malattie più banali e sentirsi impotenti di fronte a tanto dolore, fa tanto tanto male.
I bambini, qui ad Hombolo, sono talmente tanti e tutti così poveri che vorresti fare qualcosa per ognuno di loro, ma cosa?
Qual è il modo giusto per aiutarli senza cadere nell’assistenzialismo che, credetemi, sarebbe la cosa peggiore per loro?
E la condizione delle donne? Qui sembra di essere nel Medio Evo, anzi peggio. Le donne sono considerate esseri inferiori utili solo per procreare, crescere i figli e lavorare come somari, sono letteralmente “usate” e spesso picchiate anche brutalmente dai loro uomini che non hanno nessun rispetto per loro.
Mi è capitato spesso di medicare o portare all’ospedale donne picchiate a sangue e, qualche volta, anche uccise ma, quello che mi fa davvero arrabbiare, è la rassegnazione con la quale subiscono tutto.
Io credo, anzi ne sono certa, che tutto ciò sia frutto della grande ignoranza che regna in tutti i villaggi della Tanzania, molti bambini non vanno a scuola perché i genitori sono convinti che non serva a nulla e bisogna dire anche che il livello scolastico è molto, molto basso.
Proprio perché sono convinta che, se le cose non cambieranno, questo paese non emergerà mai, ho voluto con tutte le mie forze aprire il nostro asilo “NURU” (luce in lingua Swahili) per offrire ai bambini non solo un posto pulito e accogliente e il cibo due volte al giorno, ma per trasmettere un messaggio di amore e solidarietà.
Però ora si pone un problema, i bambini dell’asilo recepiscono sicuramente il messaggio anche grazie alle coccole e ai baci che elargisco a piene mani (nella loro cultura non esistono queste cose e, anche a scuola, vige la legge del “bastone”) ma poi?
Che ne sarà di quel piccolo seme quando andranno alla scuola primaria? Come potrà germogliare se non viene più coltivato? Come fare per far capire alle bambine che anche loro hanno una dignità e che, da grandi, la vita non consiste solo nel mettere al mondo figli e prendere botte e, ai maschi, che le donne non sono ne oggetti, ne esseri inferiori?
Come, se la scuola stessa insegna loro ad usare la violenza quando, per ogni minimo sbaglio vengono picchiati col bastone?
Io ho un sogno (che spero non resti tale) che è quello di continuare nel nostro impegno anche con la scuola primaria, potere accompagnare tanti bambini lungo il loro cammino scolastico senza soprusi
ma con serietà e amore, credo sia un grande aiuto, il migliore che possiamo offrire.
Spesso pensiamo di essere a posto con la coscienza perché mandiamo vestiti usati o altri aiuti del genere nei paesi poveri ma, a che serve se non ci preoccupiamo di creare le condizioni affinché migliori la vita della gente?
Se pensate di essere d’accordo con me, aiutatemi, aiutatemi a passare questo messaggio e allora chissà, che il sogno non rimanga più tale ma diventi realtà.
Auguro a ciascuno di voi buone vacanze poi, dopo il meritato riposo, ricordatevi dei bambini di Hombolo i quali, le vacanze almeno come le intendiamo noi, non sanno nemmeno cosa siano.
Grazie a tutti voi per l’affetto con cui mi seguite, un grande abbraccio,
Maria Carla